Il fortino dei BTP

I BTP tornano protagonisti: scudo italiano contro la tempesta dei mercati europei?

Con rendimenti fino al 4,5% e una ritrovata fiducia internazionale, i titoli di Stato italiani stanno attirando l’attenzione degli investitori.  Ma quali sono le scadenze da preferire? E cosa aspettarsi dal nuovo BTP Valore in arrivo? In un momento in cui Francia e UK affrontano turbolenze sui loro bond, l’Italia si distingue per stabilità e opportunità.
Paolo Barbieri, responsabile fixed income di Valori AM – Investment Management, analizza il contesto e suggerisce come orientarsi tra le varie emissioni.

Scopri perché oggi i BTP sono considerati tra i più solidi in Europa.

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OAT vs PEER GROUP

Paolo Barbieri, responsabile fixed income di Valori AM – Investment Management, affronta con il suo team la situazione attuale dei tassi sul bucket di duration dei 5 anni, mettendo in luce il livello dell’OAT francese che per la prima volta da quando esistono i governativi espressi in Euro, presenta un rendimento maggiore di tutti gli altri paesi dell’Eurozona compresa la periferia.

 

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Btp Italia, parte la corsa Rendimento minimo all’1,85%

 

In occasione della 20ª edizione del Btp Italia, Paolo Barbieri, Senior Portfolio Manager di Valori AM – Investment Management, ha condiviso sul Corriere della Sera la sua visione su questo strumento pensato per proteggere il capitale dall’inflazione.

«Anche se il rendimento aggiuntivo è contenuto rispetto ai Btp tradizionali di pari durata, una quota del 10-15% in Btp Italia può contribuire a difendere il capitale in caso di nuove fiammate inflazionistiche», ha evidenziato Barbieri.

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Btp più raccoglie 5,6 miliardi all’esordio

«Un’opzione interessante per proteggersi da possibili scenari inflattivi».Così Paolo Barbieri, responsabile obbligazionario di Valori AM – Investment Management , commenta il ritorno del BTPItalia, in collocamento dal 27 maggio.
In un contesto instabile, tra tensioni geopolitiche e volatilità, strumenti di questo tipo tornano ad attrarre i risparmiatori in cerca di rendimento reale e stabilità.
Rendimento atteso? Intorno al 3% annuo, con possibili variazioni legate all’andamento dei prezzi.

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I dazi primo step della strategia Bond a 100 anni per il debito Usa

📢 Nuove strategie finanziarie globali: l’impatto delle politiche di Trump sui mercati

L’amministrazione statunitense sta ridefinendo il panorama finanziario globale attraverso una combinazione di dazi commerciali e nuove strategie di gestione del debito pubblico. Secondo Nicola Maino, di Valori AM – Investment Management, questa non è solo una questione di dazi, ma un piano più ampio per riequilibrare la posizione finanziaria degli USA.

📊 Come reagiranno gli investitori a questa nuova fase di realpolitik monetaria?

👉 Un’analisi dettagliata nell’articolo del Il Sole 24 Ore.

 

Mercato AT1: il test tedesco

Il mercato degli AT1 tra nuove emissioni e call options.
Roberto Facchini, Co-portfolio Manager del fondo Valori Subordinated Fund affronta tali tematiche mettendo in evidenza l’evoluzione e la maturità di questo segmento obbligazionario anche di fronte all’evento di non call avvenuto sui bond di DB.

 

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Poste italiane: Titolo solido che ha già corso molto

📈 Poste Italiane: Un Titolo Solido e Resiliente 📈

Performance in Borsa: Il titolo di Poste Italiane ha mostrato una notevole resilienza, con un aumento del 17% dall’inizio dell’anno. Nicola Maino, Chief Investment Officer di Valori AM – Investment Management , ci spiega come questa solidità potrebbe tradursi in dividendi significativi per gli azionisti, con un potenziale di crescita fino all’8% nel 2026.
Nell’articolo ci si sofferma in dettaglio sulle strategie di investimento, le acquisizioni recenti e le sfide e opportunità future di Poste Italiane, analizzate da Nicola Maino.

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Reset Spread nei Coco Bond: una cheap insurance

𝗣𝗿𝗼𝘁𝗲𝗴𝗴𝗲𝗿𝘀𝗶 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝘃𝗼𝗹𝗮𝘁𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗻𝗲𝗶 𝗖𝗼𝗰𝗼 𝗕𝗼𝗻𝗱 𝗼𝗴𝗴𝗶 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗮 𝗽𝗼𝗰𝗵𝗶𝘀𝘀𝗶𝗺𝗼

💹 Investire in 𝗔𝗧𝟭 𝗯𝗼𝗻𝗱 significa gestire il rischio di 𝗻𝗼𝗻-𝗰𝗮𝗹𝗹. Esiste però una protezione implicita che il mercato sta sottovalutando visti gli spread compressi: il reset spread delle singole emissioni. Il reset spread è una variabile fondamentale in fase di richiamo del bond da parte dell’emittente.
𝗡𝗲𝗹 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗮𝘁𝘁𝘂𝗮𝗹𝗲 𝗶𝗹 𝗺𝗲𝗿𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝘁𝗮 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗮𝗹𝗰𝘂𝗻 𝗿𝗶𝘀𝗰𝗵𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝗰𝗮𝗹𝗹.

💸 Questo determina un rendimento pressoché identico ma con profili di rischio ben diversi con i bond con un high Reset Spread tendono a reggere meglio nei momenti di crisi. Storicamente, questa protezione aveva un prezzo elevato: il mercato chiedeva anche 150-200 bps in meno di rendimento per un Reset più alto di 100 bps.
𝗢𝗴𝗴𝗶, 𝗶𝗻𝘃𝗲𝗰𝗲, 𝗶𝗹 𝗽𝗿𝗲𝗺𝗶𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗽𝗿𝗼𝘁𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲̀ 𝗮𝗶 𝗺𝗶𝗻𝗶𝗺𝗶 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗰𝗶: 𝗮𝗽𝗽𝗲𝗻𝗮 𝟭𝟱 𝗯𝗽𝘀.

Vuoi capire meglio il meccanismo?
Pietro Angeli, CFA, Portfolio Manager di Valori AM – Investment Management, ha preparato un’analisi dettagliata.

 

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Se torna l’inflazione

 

Per fronteggiare un ipotetico ritorno dell’inflazione, Paolo Barbieri, responsabile obbligazionario di Valori AM – Investment Management, suggerisce la costruzione di un portafoglio diversificato che possa superare il tasso d’inflazione stesso.
Tale portafoglio deve contenere un giusto mix di qualità del credito, duration contenuta e ricerca di rendimento.

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